mercoledì, gennaio 24, 2007

L' ultima spiaggia

Al mattino, prima di partire da Ko Pu, assistiamo ad una fantastica scena.......Centinaia e centinaia di piccole e grandi barche che pescano in mare. Si sono dati appuntamento per l'annuale pesca delle meduse che sono fortemente richieste dal mercato cinese (che ci fanno le zuppe). Sono meduse giganti, di 30cm di diametro mimimo, ma per fortuna vivono al largo...
Si prende il traghetto al volo in mezzo al mare e via, dopo un'ora siamo al porto di Krabi.
A Krabi ci sentiamo un pò di casa, usciamo dal porto ed andiamo diretti a trattare il prezzo del "taxi collettivo" fino a quello che sappiamo essere giusto (il prezzo dei trasporti è sempre 2-3 volte supriore a quello normale).
Durante il viaggio scambiamo due chiacchiere con l'ennesimo occidentale pensionato accompagnato dall'ennesima ragazza thai post-adolescente..... venti minuti e siamo ad Ao-Nang.

Ad Ao-Nang ci eramo già passati per andare a Railay circa 20 giorni fa, il posto non sarebbe male, ma il turismo super organizzato lo sta trasformando in un luogo asettico e plasmato sulle esigenze dei pacchetti turistici. Andiamo alla biglietteria delle long tail boat (non l'abbiamo mai detto in precedenza: sono delle piccole barche che possono ospitare max 8-10 persone, hanno motore con un elica lunghissima che sembra rubato ad un'ape piaggio o al massimo ad una fiat panda!), comincia una lunga trattiva sul prezzo.......
Nel frattempo abbiamo anche il tempo per incontrare casualmente Anka, vista a Ko Lanta e conosciuta a Ko Hai, e dopo un ultimo saluto saliamo sulla barca e vediamo avvicinarci Ko Poda.

Ko Poda, è un isolotto non più largo di 2 km, metà atollo e metà falesia.
Normalmente viene visto in giornata (cioè 2 ore) dai turisti che stazionano a Ao Nang e quasi nessuno decide di dormirci. Noi si.
I bungalow puliti e sempre molto basic, non hanno le zanzariere e l'acqua del rubbinetto è salata. Un ragazzo svedese ci consiglia di lavarci i denti con una bottiglietta d'acqua naturale.

Ko Poda è veramente magnifica sopratutto dopo le quattro del pomeriggio quando i visitatori giornalieri vanno via ed arrivano giù dalla roccia le scimmie che durante la bassa marea girano gli scoglietti a caccia di cibo. Ci godiamo le ultime ore del tramonto, Ko Poda è tutta nostra.
Il nostro bungalow si trova sotto una piantagione di noci di cocco e la sera prima di cena ci godiamo il silenzio intervallato dalle urla delle scimmie, mentre Magenta gioca con i cocchi e dice "palla"...
Più tardi a cena, Magenta conosce la sua best friend thai , una cameriera del ristorante con cui è amore a prima vista e gioca con il gatto bianco Leo (giornalmente lavato con lo shampoo per non perdere il suo candore).

Il giorno dopo trascorriamo il nostro ultimo giorno spiaggiati, con di fronte agli occhi solo l'orizzonte e Chicken Island: ci dedichiamo alla contemplazione della natura prima di partire per Bangkok. Magenta saluta le sue amate barchette...... A presto!





domenica, gennaio 07, 2007

Ko Pu

Il 2 mattina affittiamo una long tail boat, la carichiamo dei nostri bagagli ed insieme ad Antonello e Valeria ci dirigiamo verso Ko Lanta, li le nostre strade si separeranno.... noi andremo a Ko Pu, mentre loro a Ko Phi Phi, ci rivedremo il 7 gennaio a Bangkok.

Prendiamo il solito traghetto pieno di "viaggiatori zaino in spalla".
Dopo circa 45 minuti, sentiamo una voce gridare "Ko Pu, Ko Pu", e non capiamo.... siamo in mezzo al mare. Al secondo urlo "Ko Pu, Ko Pu" ci accorgiamo che siamo finalmente arrivati al "porto" di Ko Pu: la fermata è proprio lì in mezzo al mare! Saltiamo sulla long tail boat e ci dirigiamo verso riva.
L'isola è molto selvaggia, ha una bella spiggia, i bungalow sono molto confortevoli ed economici, forse i migliori del viaggio per rapporto qualità-prezzo. La padrona del resort ci ha assegnato una villa con veranda che da proprio sulla spiaggia...
Il tramonto è spettacolare, abbiamo Phi Phi Island di fronte!

Ko Pu o Ko Jam (viene chiamta in tutti e due i modi, perché mai nessuno ha chiaro quale sia l'una e quale sia l'altra), fuori dalla rotta del turismo classico e di quello zaino in spalla, appare ancora incontaminata ed il villaggio principale di pescatori musulmani che si trova dall' altra parte dell' isola è separato dalla zona dei resorts da una fitta vegetazione.
La stessa spiaggia sembra quasi difendersi da una natura che qui mantiene la sua forza e impone il suo rispetto, i bungalows sono costruiti lungo il pendio con un impatto zero nei confronti della natura.
Ko Pu non è sfacciata, ma introversa e burbera e solo un viaggiatore attento e paziente può scoprirne la sua grande bellezza.
Lo stesso mare scaccia dall'isola i più impazienti, infatti durante la bassa marea è praticamente impossibile fare il bagno e nelle altre ore l'acqua é decisamente fangosa.
Forse anche noi rientriamo negli impazienti, ma vogliamo regalare a Magenta degli ultimi bagni......A malincuore decidiamo di cambiare isola, e dopo due giorni partiamo per Ko Poda!






sabato, gennaio 06, 2007

Ko Hai: Another day in Paradise!

L' atmosfera a Paradise Beach è decisamente surreale. Ci sono una trentina di bungalow, ma non si vede mai nessuno in circolazione, solo la sera ci rendiamo conto di chi sono i nostri vicini.
Rincontriamo una ragazza vista nel nostro resort a Ko Lanta ed incontrata per caso nella giungla durante una nostra escursione, a questo punto facciamo amicizia.... si chiama Anka, partita da Chiang Mai dopo un mesetto è arrivata a Ko Hai.
Familiarizziamo con 4 ragazzi finlandesi che per il secondo anno consecutivo passano le loro vancanze a Ko Hai Paradise, l'unica ragazza conosce un buon tailandese che lascia intendere che sono diversi anni che bazzica da queste parti. Sono molto divertenti e buffi quando la sera si presentano a cena tutti in bianco con un look impeccabile! E cominciano a bere e a giocare a UNO.

Arrivano Antonello e Valeria direttamente da Ko Poda attraverso un gipsy village di Ko Lanta....pianifichiamo subito un'escursione a Ko Muk e Ko Kradan per il giorno seguente.
Puntiamo all' emerald cave di Ko Muk. Ci tuffiamo dalla barca con il nostro marinaio munito solo di torcia ed entriamo in una grotta al buio. Dopo una trentina di metri ci si apre davanti una spiaggia che è possibile visitare solo durante la bassa marea, uno spettacolo della natura inaspettato......
Ci spostiamo a Ko Kradan, l'isola ha una lunghissima spiaggia con una barriera corallina che forma un'enorme piscina di acqua bassa e limpidissima.
Trascorriamo un pomeriggio accecati dal turchese del mare, ascoltando le tradizionali canzoni occidentali di Natale in thailandese, mentre Magenta familiarizza con i bambini del posto.

Durante tutto il nostro soggiorno a Ko Hai incontriamo, anche più volte al giorno, il rarissimo Hornbill, un uccello del paradiso che vive da queste parti. C'è un nostro conoscente al resort (studioso ornitologo) che non l'ha mai incontrato: un pomeriggio gli abbiamo mostrato le riprese video ed è morto dall'invidia...

Sulla via del ritorno, ci fermiamo su di un altro versante della nostra isola, dove ci beviamo un eccellente mango and coconut shake e prenotiamo quattro massaggiatrici per un massaggio di gruppo, mentre Magenta si gode il suo riposino pomeridiano sotto una palma.

Ritorniamo in serata sulla nostra isoletta e dopo un tramonto rosso porpora ci ricordiamo che è il 31 dicembre....... e chi se ne frega!

La mattina seguente (il primo gennaio), dopo una serata passata attorno a un tavolo bevendo birra e rhum di scarsissima qualità, incontriamo uno dei finland boy che alla domanda come va? ci risponde:
Another day in Paradise!














venerdì, gennaio 05, 2007

Ko Hai

Il 27 dicembre carichiamo il nostro zaino su una long tail boat e salutiamo la baia che ci ha ospitato a Ko Lanta.
Un'oretta di viaggio e siamo a Ko Hai. Il barcaiolo percorre tutta l'isola alla ricerca di Paradise Beach, alla fine la troviamo.
C'è la bassa marea e la long tail boat si incastra sulla barriera corralina a 300 metri dalla riva... chiediamo soccorso. 10 minuti più tardi arriva un piccolo kayak guidato da un ragazzo scurissimo e a torso nudo che sembra uno degli indigeni descritti da Melville in Taypee: saltiamo su tutti e tre e piano piano arriviamo a riva senza cadere in acqua, facendo lo slalom tra i coralli, in un'acqua trasparente come cristallo.

L'acqua limpidissima, la spiaggia orlata di palme ed un silenzio interrotto dalle cicale (che qui hanno un canto molto simile alla musica usata per la scena della doccia in Psycho) rendono l' atmosfera surreale!
Si ritorna allo stato brado: bungalow di paglia, no acqua calda, luce dalle 18.00 alle 24.00, no asciugamani, no laundry service, no linea per cellulari......finalmente!
Le comodità di Ko Lanta ci avevano annoiato.

lunedì, gennaio 01, 2007

Natale a Ko Lanta

5 giorni a Ko Phi Phi ed ora Ko Lanta, dopo 2 ore in un traghetto stracolmo di backpackers.
Cerchiamo posto a sud, a 20 km dal porto incasinatissimo su palafitte di Ban Saladan, sappiamo che li ci sono 3 belle spiaggie. Troviamo un bungalow con aria condizionata e presunta acqua calda (un vero lusso!!) a Kantiang Bay.... trascorreremo qui il nostro Natale.
Ko Lanta è un isola molto grossa frequentata sopratutto da famiglie o giovani che vi trascorrono molto tempo fino a vivervi per lunghi periodi.
Il grande parco nazionale presente a sud la rende ancora un isola selvaggia, anche se si respira una nascente frenesia edilizia, speriamo che sia solo un'apparenza....

L'atmosfera è molto rilassata, la musica reggae, i pigri ragazzi del posto con i capelli lunghissimi..... sembra di stare un pò in Giamaica!
In questo scenario rilassato e pacifico, una parte della popolazione di religione musulmana integralista appare fuori luogo....

Il posto non è il paradiso di Phi Phi, ma si sta veramente bene.
Si incontrano tanti viaggiatori con i loro figli, e Magenta incontra bimbi di tutte le età! Conosciamo una coppia, lui greco-inglese, lei inglese con 3 figli, di cui una coetanea di Magenta ed una coppia danese molto cordiale con altettanti 3 figli.
La sera si trascorre il tempo nel Why Not? Bar costruito sugli alberi, sorseggiando birra servita dai camerieri capelloni, sdraiati per terra, ascoltando bella musica. Questo bar è il mitico punto di ritrovo dei ragazzi locali, gestito da Chao Ley capelloni che la notte dormono come scimmie su dei giacigli di fortuna posti sul soffitto del bar o per terra... una mattina siamo morti dalle risate vedendo un groviglio di corpi e capelli indistinguibile! Uno di loro è la copia di Marc Bolan, balla anche come lui... Why not?

Trascorriamo il 24 sera in un inaspettato party sulla spiaggia, la serata è mite e con la sabbia ancora calda tra i piedi ceniamo in una lunga tavolata. Si mangia molto bene in questo resort: pane fatto in casa, bistecche di barracuda, grigliate di pesce e fantastici shakes. Inoltre, hanno un servizio di massaggio Thai spettacolare, e quando la Maggie dorme ne approfittiamo.

Il relax ci fa temporeggiare sulla nostra partenza, ma alla fine pianifichiamo la nostra prossima tappa. Purtroppo scartiamo Ko Lipe, tutto esaurito fino al primo gennaio! Scegliamo tra una delle isolette dell'arcipelago di Trang..... troviamo posto a Ko Hai e prenotiamo subito!