martedì, febbraio 26, 2008

Ritorno al Passato

E' Mezzanotte meno un quarto del 31 dicembre quando camminiamo lungo il corridoio che ci porta all'imbarco del nostro aereo, tra i tanti viaggiatori navigati che per risparmiare hanno scelto di partire in un giorno tanto gettonato dalle convenzioni. Il nostro camminare è accompagnato da scintillanti negozi che vendono le migliori griffe, tra cui fanno capolino Armani, Dolce e Gabbana e Cavalli, come a preannunciare il nostro ritorno nell'invidiata patria. Subito dopo l'arrivo a Malpensa recuperiamo i nostri bagagli e ci chiediamo dove siamo finiti? Nella Siberia di Stalin?
I negozi non sono scintillanti e non c'è ne Dolce ne Gabbana, a malapena troviamo un autobus per la stazione centrale....
26 giorni dopo e con un'escursione termica di 35 °C eccoci nella spettrale Milano!

Milano, 25 febbraio 2008

sabato, febbraio 16, 2008

Bangkok Mon Amour

Un occhio superficiale in Bangkok vede caos ed inquinamento, e scappa via da una città dalla prorompente energia. In effetti il traffico di Bangkok è molto intenso, ma ciò che lo differenzia da quello di Roma o Milano è la circolazione di molti taxi, molti tuk tuk, tanti motorini e pochissime macchine private. Le strade principali sono arterie dove il traffico scorre veloce e basta fuggire, infilarsi in un vicolo, allontanarsi, per scoprire una città che lascia trapelare una epopea che vien dal passato. Il modo più facile è quello di prendere il servizio di autobus fluviale, bastano poche fermate per trovare case sull'acqua tra i canali e giardini selvaggi dove il traffico non si sente neanche in lontananza e dove la puzza di smog viene sostituita dall'aroma del balsamo tigre. Purtroppo lo skyline è segnato da grattacieli che gareggiano in altitudine, e profanano un luogo che merita rispetto, ma a volte sacralità e profanità si incontrano come l'altare di Erawan, o sarebbe meglio chiamarlo Erawan Shrine, solo così un taxi potrà capire dove volete andare.
Siam square è il cuore della nuova Bangkok, un quartiere dove avveniristiche architetture si fondono con i centri commerciali più grandi del mondo che non hanno nulla a che vedere con l'Auchan. Qui, i negozi di griffe, uffici, locali alla moda e luoghi per l'arte convivono tra loro ma non con il thailandese medio che spera un giorno di poter spendere in questi luoghi il proprio tempo libero. Le due linee dello Skytrain che volano sopra Bangkok si incrociano a Siam square sopra il tempio di Erawan e questo luogo diventa surreale. Questo piccolo altare votivo venne eretto dopo che il vicino Hotel Erawan venne colpito da un susseguirsi di sciagure che si sono interrotte solo dopo che questo tempietto ha visto la luce.
Un avvertimento? Forse! Se bisogna camminare verso il futuro bisogna farlo nel rispetto del prossimo ed in pochi anni è diventato una delle mete spirituali più visitate della Thailandia, dove il profumo degli incensi si confonde con quello dello smog. Non sono certi questi i luoghi che ti fanno innamorare di Bangkok, ma ti impongono dovute riflessioni.
La scintilla scatta nella umanità delle persone, nel fervore di una città dove regna la speranza e l'ottimismo che le cose andranno sempre meglio se si guarderà al futuro nel rispetto dei deboli, dei bambini, della natura o di chi semplicemente trovi sul tuo cammino. Forse è questa l'atmosfera che si respirava in Italia nel dopoguerra, o forse il mondo si basa sull'equilibrio che c'è chi sale e chi scende, o forse semplicemente che chi guarda al futuro con l'ansia di perdere il posseduto non potrà avere vita facile.

Milano, 18 febbraio 2008