mercoledì, dicembre 12, 2007

Tour n. 6

I ragazzi della scuola media fanno lezione sotto un bersot con lunghi tavoli di legno, quando il nostro autobus passa di fronte ad un complesso scolastico in stile USA con campi di calcio ed annesso Parco. L'autobus, con a bordo i sottoscritti, 2 australiane, 2 inglesi, 3 ebrei, 2 spagnoli ed una coppia belga-spagnola con annessa bmbina coeatanea di Magenta, svivola tra le stade della periferia di Chiang Mai prima di prendere una veloce superstrada che ci porta in 40 minuti verso il nord. Le buche del sentiero sterrato ci svegliano dal torpore del sonnelino post sveglia all'alba per rispettare l'orario di partenza del tour. Scendiamo dal nostro bus e ci troviamo in range con Elefanti e musica Conutry America, il tempo di familiarizzare con l'elefanto piccolo a cui diamo delle piccole banane e comincia lo spettacolo.
Tra prove di forza, saluti, tiri di pallone, sezioni di pittura e circenzerie varie gli elefanti si guadagnano la giornata salvandosi da un destino che sarebbe o l'estinzione oppure lavori forzati nella giungla.

Subito dopo la fine dello show siamo pronti per salire sul nostro carretto di buoi che pian piano sale per la collina tra i villaggi dei hmong.

Alla fine del percorso scendiamo nel classico tunnel con bancarelle di souvenir impossibili da evitare, ma con piacere perche' gli ogetti in vendita sono degli ottimi esempi di artgianato locale. Alla fine dell tunnel, ecco ad attenderci il nostro elefante, ci accomodiamo sopra e pian piano ci inoltriamo nella frescura della giugla accodandoci alla carovana. Il nostro cammino e' accompagnato da un elefante che segue la mamma nel suo percorso. Devo dire che le discese e salite sono impervie, ma l'elefante le affronta con grande tranquillita', mentre il suo guidatore gli da' i giusto ordini, ma ad un certo punto decide di entrare nel fiume a sguazzara un attimo prima di farci scendere.
Di corsa al ristorante sul fiume compreso nel prezzo, non appena finito la nostra guida con il nome d'arte Hair ci richiama all'ordine e ci annuncia che e' ora del bamboo rafting. Capitiamo con l'altra coppia con prole e scoprimao che la bimba si chiama Zazie, ha 2 anni e 9 mesi, l'anno scorso sono stati nella Guiana Francese, lui fa il fotografo e lei l'educatrice, e la bambina dopo che il cuccio gli e' caduto ad Ayuttaya non la voluto piu' usare, MIRACOLO!
Il percorso sul placido fiume e' decisamente piacevole e rilassante, un attimo di break dalla calura e dal tour organizzato. Magenta e Zazie familiarizzano e noi scambiamo due chiacchiere cercando di non far cadere le bimbe in acqua.


Subito sull'autobus e dopo 45 minuti di autobus ci addentriamo nel Parco di Chiang Dao dove c'e' una piccola comunita' di donne dal collo lungo. Il tempo di alcune foto e di un piccolo giro tra i loro manuffati e sciarpette e giu' verso la via del ritorno passando per la nursery delle orchidee.
La giornata e' stata molto ricca e divertente per Margenta, ma anche per noi adulti. A volte pero' ci sembrato di essere tutti dei fenomeni da baraccone compresi gli elefanti, i buoi e le donne dal collo lungo.


Chang Mai, 12 dicembre 2007




3 Comments:

Blogger Mari Mari-chan said...

Grande reportage! Bella ragazzi, vi seguiamo in diretta. Ciao a tutti e tre buon proseguimento noi vi aspettiamo @ home:)

1:51 AM  
Blogger Permondilontani said...

accidenti il vostro reportage mi piace un sacco!!
Sto per diventare papa’ e vedere che dei genitori con figli ancora piccoli fanno ancora dei viaggi del genere mi riempie di speranza per il futuro!!!

Complimenti!!

Massimo (www.msereno1970.com)

9:51 PM  
Blogger circeo said...

Grazie mille Massimo del post.
Viaggiare con i bimbi è più semplice farlo che dirlo. La cosa più bella è vedere la scoperta del mondo da parte dei bambini che ti riempie di speranza per il futuro.

8:31 PM  

Posta un commento

<< Home