mercoledì, dicembre 27, 2006

Ko Phi Phi Don: l'arrivo da Pon

Il 18 dicembre dicembre si parte da Krabi direzione Ko Phi Phi,
Dopo circa 2 ore di navigazione si arriva nella baia di Ton Sai, lingua di sabbia larga 100 metri e lunga 2 chilometri, uno spettacolo della natura che dopo la devastazione dello tsunami e' stato colpito da un frenesia edilizia che lo sta ancor piu' distruggendo.
Ci aspetta Ben, studente californiano dai lunghi ricci biondi, che per imparare il tailandese vive a Ko Phi Phi... Saliamo su una long tail boat e 20 minuti dopo ci troviamo ad Ao Ko Toh, splendida spiaggia lontana dalla biaia di Ton Sai. Qui Il traffico marino e' un eccezione ed il resort sulla spiaggia puo' contenere al massimo una quarantina di persone.
Siamo finalmente LOST... l'unica possibilita' di raggiungere il mondo civile, oltre che la barca, e' un'ora di cammino in mezzo alla giungla.

Ad attenderci ci sono Pon e la sua famiglia... ci accolgono a braccia aperte.
I bungalows sono veramente basic e polverosi, no acqua calda, ed elettricità solo dal tramonto all'alba... lo sapevamo, ma come al solito tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare!
Il giorno dopo ci acclimatiamo e capiamo che per godere della natura bisogna rinunciare alle comodita'. Nei 5 giorni a Ko Phi Phi gioiamo del fatto che su quest'isola non ci sono ne auto ne motorini, solo brezza di mare, e così a Magenta le passa il moccio perenne!

Nei giorni seguenti l'ultimo sprazzo dei monsoni ci porta vento e mare mosso che stemperano il sole cocente e limitano i nostri spostamenti. A questo punto non resta che mangiare, fare il bagno, rilassarsi all'ombra delle palme, farsi fare i massaggi, guardare gli americani della Virginia che fanno Thai Chi alle 6 della mattina, aspettare che il sole ti svegli all'alba, aspettare che si abbassi la marea per fare una passeggita sulla barriera corallina, raccogliere conchiglie ed infine addormentarsi con il rumore delle onde.